Mira Lanza, nasce la "Riva dei Teatri"
Sulle ceneri dei capannoni bruciati tanti palcoscenici. Ma l’incendio ha riacceso la questione dei “senza tetto”.
l ricovero degli scampati alle fiamme degli ex stabilimenti dismessi della Mira Lanza, nella tarda serata del 3 gennaio scorso, è solo l’ennesimo atto di un fenomeno molto esteso che interessa non un solo quartiere ma tutta la città. A Roma è in continua crescita il popolo degli sfollati e l’aumento vertiginoso dei campi nomadi sembra sfuggire di mano all’amministrazione capitolina.
Il rogo scoppiato nei due capannoni del quartiere Marconi, dove un centinaio di extracomunitari senza permesso di soggiorno si riparavano dal freddo delle notti invernali ha riportato in primo piano l’annoso problema dell’immigrazione clandestina: Alleanza nazionale ha parlato di “episodio annunciato”, mentre Forza Italia ha attaccato duramente le politiche comunali. In risposta l’amministrazione ha messo in evidenza come l’opera di risanamento e bonifica dell’area in questione sarebbe comunque iniziata di lì a poco. L’undici gennaio, infatti, sarebbe dovuto iniziare il percorso di cantierizzazione degli edifici con la conseguente assegnazione dei locali all’Accademia di arte drammatica, che costruirà qui la nuova sede di laboratori teatrali dando di fatto vita alla nuova “Riva dei Teatri”.
L’incendio nell’ex stabilimento nei pressi di lungotevere dei Papareschi, verificatosi proprio nella stessa settimana in cui nella capitale hanno perso la vita, per assideramento, due clochard, ha confermato proprio all’alba del 2008 che il problema dei “senza tetto” non può considerarsi solo un’emergenza momentanea, ma una circostanza “quasi normale” e che la questione sicurezza non è gestibile solo per mezzo di azioni repressive, ma soprattutto attraverso una politica di accoglienza più programmata.
Federico Boccadoro
La Piazza
Gennaio 2008
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