Nasce lo sportello "salvamamme"
In concomitanza con la festa della donna dello scorso 8 marzo, presso l’edificio dell’ex pronto soccorso dell’ospedale San Camillo - Forlanini, è stata inaugurata ufficialmente la “casetta salvamamme”, un’iniziativa promossa dall’associazione “Diritti civili nel 2000” e patrocinata dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio.
La casetta salvamamme sarà d’ora in poi un luogo d’incontro presso il quale madri in difficoltà, prive di sostegno o di famiglia, potranno essere ricevute e aiutate dalle operatrici e dalle volontarie.
Il centro, che nasce all’interno dell’ospedale che ha concesso gratuitamente gli spazi, rappresenta il punto d’arrivo di un progetto decennale che ha avviato campagne di sensibilizzazione e di informazione sul cosiddetto “parto in anonimato”. Una storia lunga, nata nel 1992 dai cuori in rivolta di fronte al ritrovamento di tanti neonati vivi o morti: così è sorto un comitato che si proponeva di lanciare una parola di salvezza a madri disperate.
Al progetto partecipano numerosi enti e associazioni, primi fra tutti “Rotary club Roma sud est” che collabora con attività di servizio e reperimento di beni e proseguirà anche in questa sede la linea di aiuto e sostegno a mamme e bambini in difficoltà e l’Onilfa (Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro femminile in agricoltura) che si occupa di fornire un’alimentazione ottimale alle mamme.
I servizi di sostegno sono tutti gratuiti: si va dalla consulenza psicologica per l’accoglienza alla consulenza pediatrica sui problemi igienici, di prevenzione e di alimentazione. Inoltre è possibile ricevere anche una consulenza ginecologica per confrontarsi sui dubbi relativi alla gravidanza e al parto, una consulenza legale e di orientamento burocratico e la fornitura di indumenti per l’infanzia nuovi e seminuovi.
Gli operatori e i volontari sono stati accuratamente formati durante corsi effettuati da uno staff di lavoro costituito da studiosi ed esperti di consolidata esperienza nel sociale.
Il “Club salvamamme” non è un ente di beneficenza, ma mira alla promozione della persona.
L’aiuto concreto che viene dato favorisce il superamento delle difficoltà immediate per consentire a chi si rivolge a noi di poter affrontare in autonomia il futuro. L’associazione utilizza i finanziamenti per canalizzare, organizzare e fare da lievito alle risorse di volontariato che, sollecitate, producono un’ingente quantità di beni (cibo, indumenti, prodotti, e così via). Solo così si può venire incontro ad un’utenza ampissima e moltiplicare dieci volte ciò che si è ricevuto.
Come detto, la nuova struttura nasce all’interno dell’azienda ospedaliera del San Camillo - Forlanini, considerato il centro regionale di maggior rilevanza nel campo della maternità e della neonatologia.
Federico Boccadoro
"La Piazza"
del 30 marzo 2007
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