L'ascensore di Greta
“La vita è fatta a scale, c’è chi le scende e c’è chi le sale”. Il detto ricorda il susseguirsi costante degli eventi positivi e di quelli negativi di un’esistenza, il continuo alternarsi delle fortune e delle sfortune della vita. Quella della piccola Greta, una bambina di terza elementare di una scuola del quartiere Magliana, fa parte di quelle vite sempre in salita, nelle quali le scale non si possono scendere o salire per davvero. Greta è una bambina disabile e costretta su una sedia a rotelle; il paradosso della sua storia è che fino a pochi giorni fa, per recarsi in aula a seguire le lezioni, non aveva altra scelta che farsi sollevare di peso dai genitori per salire le due rampe di scale che dividono l’ingresso della scuola e la sua classe. Ora, però, grazie all’interesse delle istituzioni cittadine e locali, è arrivato un ascensore esterno, in grado di abbattere definitivamente le barriere architettoniche di un edificio vecchio di quarant’anni. La vicenda, passata quasi in sordina tra le mille storie quotidiane di cronaca raccapriccianti, è una piccola ma significativa testimonianza che quando la macchina della solidarietà e dell’impegno si mette in moto e viaggia spedita qualsiasi obiettivo risulta facilmente raggiungibile. Perché le storie della vita, a volte, possono essere anche rappresentate da un semplice ascensore che fa su e giù. Questo è l’ascensore di Greta.
Federico Boccadoro
La Piazza
aprile 2008
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