venerdì 18 aprile 2008

L'ascensore di Greta



“La vita è fatta a scale, c’è chi le scende e c’è chi le sale”. Il detto ricorda il susseguirsi costante degli eventi positivi e di quelli negativi di un’esistenza, il continuo alternarsi delle fortune e delle sfortune della vita. Quella della piccola Greta, una bambina di terza elementare di una scuola del quartiere Magliana, fa parte di quelle vite sempre in salita, nelle quali le scale non si possono scendere o salire per davvero. Greta è una bambina disabile e costretta su una sedia a rotelle; il paradosso della sua storia è che fino a pochi giorni fa, per recarsi in aula a seguire le lezioni, non aveva altra scelta che farsi sollevare di peso dai genitori per salire le due rampe di scale che dividono l’ingresso della scuola e la sua classe. Ora, però, grazie all’interesse delle istituzioni cittadine e locali, è arrivato un ascensore esterno, in grado di abbattere definitivamente le barriere architettoniche di un edificio vecchio di quarant’anni. La vicenda, passata quasi in sordina tra le mille storie quotidiane di cronaca raccapriccianti, è una piccola ma significativa testimonianza che quando la macchina della solidarietà e dell’impegno si mette in moto e viaggia spedita qualsiasi obiettivo risulta facilmente raggiungibile. Perché le storie della vita, a volte, possono essere anche rappresentate da un semplice ascensore che fa su e giù. Questo è l’ascensore di Greta.

Federico Boccadoro
La Piazza
aprile 2008

giovedì 17 aprile 2008

Casalotti, l'imbuto quotidiano


E' l’unico varco per uscire dalla zona e immettersi sulla Boccea


Roma caput mundi, si dice, ma anche capitale del tempo perso, imbottigliati quotidianamente all’interno dell’abitacolo dell’auto per percorrere anche poche centinaia di metri.
Uno dei tanti punti critici dell’intera città è rappresentato dall’imbuto perenne di via di Casalotti, nel cuore del Municipio XVIII, l’unica strada in grado di congiungere le 35mila anime che risiedono nell’omonimo quartiere con via di Boccea e con il Gra da via della Maglianella. Un’unica, interminabile fila, da mattina a sera e in entrambi i sensi di marcia. “In poche centinaia di metri ci sono quattro scuole e nelle ore di punta si crea un’ulteriore congestione – racconta la signora Anna D. A. – residente nella zona, che aspetta impaziente l’arrivo dell’autobus 028”.
“A rendere ancor più pesante la situazione di questo tratto stradale – ammoniscono i passanti – ci si mettono pure le polveri sottili che fuoriescono di continuo dagli scarichi delle auto incolonnate, fatto ancor più preoccupante se si tiene conto dell’alta presenza di bambini che attraversoano quotidianamente l’incrocio”.
Eppure, la “situazione limite” di via di Casalotti, avrebbe dovuto trovare una soluzione definitiva già negli anni ‘90: “All’epoca – testimonia il consigliere uscente del XVIII Sante Desideri – esisteva un progetto poco accurato di raddoppio della via Boccea, dal raccordo fino all'incrocio con Selva Candida, in grado di creare un’alternativa di sbocco per il traffico. Ora c’è un progetto nuovo, inserito nel pacchetto di misure antitraffico del Comune di Roma, che partirà entro la prossima estate con l’assegnazione della gara alla ditta affidataria: l’adeguamento e il rinnovo dell’arredo urbano di via Boccea previsto fino a Belvedere Montello va ad inserirsi in una zona dove, con l’ampliamento del Gra, sono già stati fatti molti lavori che hanno riqualificato l’area e alleggerito il traffico”.
Il nodo, o meglio l’ingorgo, dovrebbe quindi essere presto sciolto.

Federico Boccadoro
La Piazza
aprile 2008

mercoledì 16 aprile 2008

Gianni Paris IV, il presidente della gente

Rieletto con 47.232 voti; è il quarto mandato al Municipio Roma XV


La partita elettorale del Municipio XV si è conclusa con l’affermazione del presidente uscente Gianni Paris (Centrosinistra) grazie ai 47.232 voti ricevuti dagli elettori al primo turno (52,96%). Ha superato la concorrenza del candidato del Centrodestra Marco Palma (34.550 voti, 38,74%), di Matteo Milea dell’Udc (4.565 voti, 5,12%), di Daniele Calzetta de La Rosa bianca (1.755 voti, 1,97%), di Aldo Nolasco (Ps) e Vittorio Genuino (Movimento nazionale del Delfino), entrambi sotto l’1%.
Per Paris si tratta del quarto mandato alla presidenza del XV; nato a Roma 44 anni fa, laureato in storia contemporanea, dal 1970 vive alla Magliana. Eletto consigliere della XV Circoscrizione nel 1993, ne diventa presidente due anni più tardi, per poi ricevere ancora il mandato dai cittadini nelle amministrative del 2001 e del 2006. Il suo impegno civile e politico è stato permeato dall’essere nato in un quartiere popolare dove si è cimentato fin da giovanissimo con i difficili problemi della zona. Negli ultimi venti mesi di governo municipale ha incentrato la sua politica sull’obiettivo di rendere i quartieri più piacevoli da vivere e affinché si rafforzasse il senso d’appartenenza degli abitanti verso il territorio in cui vivono, con un’attenzione particolare per la scuola dell’infanzia, per la viabilità delle strade, per la difesa dell’ambiente, per la diffusione di spazi riservati alla cultura e per incentivare i giovani alle attività sportive.

Bellini, la riconferma del presidente

Il minisindaco rieletto con 49.873 voti.
Per lui terzo mandato al Municipio XVI


La volata questa volta si è risolta proprio sulla linea del traguardo. Il candidato del Centrosinistra Fabio Bellini è stato rieletto presidente del Municipio Roma XVI: ha vinto la sfida elettorale al primo turno con 49.873 voti (50,68%) superando la candidata del Centrodestra Beatrice De Bono (32.836 voti, 37,93%), Marco Giustini della Lista civica Amici Beppe Grillo (4.079 voti, 4,71%), Andrea Pennacchi dell’Udc (3882 voti, 4,48%), Antonio Crisciotti de La Rosa bianca (1.233 voti, 1,42%) e Alessandro Battistoni del Partito socialista (664 voti, 0,77%). Per Fabio Bellini, 47 anni, si tratta del terzo mandato alla presidenza del XVI Municipio. Tra gli obiettivi raggiunti nell’ultima consiliatura (2006-2008) si possono elencare gli interventi operati in materia di welfare a favore di anziani, disabili, minori e famiglie, le attività rivolte alla solidarietà e alla sicurezza nei quartieri (su tutti lo sgombero del Residence Roma in via Bravetta) e le politiche ambientali ispirate alle linee guida dell’Agenda 21 e a quelle del Protocollo di Kyoto. Non meno rilevanti sono stati i piani d’intervento per la riqualificazione dei quartieri, con l’approvazione o la deliberazione di vari finanziamenti per i quartieri Bravetta, Monteverde, Porta Portese, Massimina e Pescaccio. Tuttavia il lavoro futuro che attende il riconfermato presidente sarà comunque molto e il prossimo lustro si preannuncia ricco di sfide.

L’Undicesimo sceglie la continuità

Andrea Catarci, presidente uscente,
rieletto al primo turno con 44.207 voti



Più sofferta del previsto, ma importante affermazione di Andrea Catarci alla presidenza del Municipio Roma XI. Il candidato del Centrosinistra è stato rieletto con 44.207 voti (53,05%) superando al primo turno elettorale Pietro Menicucci del Centrodestra (27.290 voti, 32,75%), Francesco Capoccia dell’Udc (4.090 voti, 4,91%), Giancarlo Balsamo della Lista civica Amici Beppe Grillo (3.461 voti, 4,15%), Aldo Rossi de La Destra (2.841 voti, 3,41%), Leandra Lupi (Ps), Francesca Pepe (La Rosa bianca) ed Ernesto Tini (Lista Grilli parlanti - No euro), tutti sotto l’1%.
Andrea Catarci, 39 anni, ha iniziato a svolgere attività politica durante il liceo, all’interno dei collettivi studenteschi; nel 1990 ha partecipato al movimento della “Pantera” impegnandosi nella produzione di iniziative su argomenti storici e politici. Nel ‘97 ha aderito a Rifondazione comunista nella sezione di Garbatella diventandone segretario nel 2001, incarico che ha ricoperto fino al 2006, anno in cui ha ricevuto il primo mandato di presidente del Municipio XI.
“Nei prossimi cinque anni – ha dichiarato Catarci – continueremo la ‘cura dell’anima e del corpo’ nel nostro territorio: da una parte incentreremo i nostri interventi su questioni sociali importanti come l’emergenza abitativa e il lavoro precario, dall’altra continueremo il processo già avviato negli ultimi due anni di abbellimento delle strade dei nostri quartieri e di riqualificazione degli spazi verdi”.

sabato 12 aprile 2008

Santa Silvia, finalmente è mercato

Gli operatori ai clienti affezionati:
“Ci siete mancati tanto”



Il mercato torna a casa. Dopo quattro lunghi anni di attesa trascorsi a via Frattini, operatori e clienti possono finalmente riabbracciare il loro mercato nella location di origine: largo Santa Silvia al Portuense. Un luogo vivo, un cuore pulsante, un fazzoletto di quartiere dove quotidianamente si dialoga e si socializza. Questo è il mercato della gente e per la gente. Non sono stati facili da trascorrere quattro anni in un posto obiettivamente non adatto alle dimensioni e alle caratteristiche di questo mercato; ora, però, l’obiettivo è stato raggiunto e finalmente la gente del Portuense, la stessa costretta a raggiungere la sede momentanea con mezzi pubblici e lunghe e faticose passeggiate a piedi o a ripiegare su supermercati più vicini alle abitazioni, può oggi riabbracciare il proprio mercato, punto di riferimento assoluto della vita di tutti i giorni.
“Un sentito ringraziamento – ha dichiarato il presidente del Municipio Roma XV Gianni Paris – mi sento di rivolgerlo a quegli operatori che, con grande disponibilità e umiltà, hanno saputo pazientare in tutto questo tempo, consapevoli che qui sarebbero tornati e che avrebbero ritrovato il luogo dove poter lavorare con la dignità che li ha sempre contraddistinti”.

Federico Boccadoro
La Piazza
aprile 2008