Spigoli, sbagli e radioline
Il pallone è rotondo, ci è stato insegnato fin da bambini; ultimamente sembra che sia sempre più spigoloso. In realtà non è solo il calcio ad aver cambiato forma: sono certe persone che dimostrano di essere diventate spigolose. E di sbagliare. Se poi ci si mettono altre persone che sbagliano nel commentare gli sbagli di altri, scortando altri ancora a sbagliare, il circolo vizioso si chiude e non se ne viene più a capo.
Troppo spesso i media puntano i riflettori su fatti di bullismo, di violenze e di criminalità, trasformando i protagonisti illegittimi di ferocie e devastazioni in stars hollywoodiane. In tutto ciò “eupalla”, come il maestro Gianni Brera definì il calcio, non c’entra ma ne paga le conseguenze. La tragica morte di Gabriele Sandri, il deejay romano tifoso della Lazio, in viaggio per assistere alla trasferta della sua squadra, oltre a lasciare sgomenti e addolorati, aumenta il senso di rimpianto per quelle irripetibili emozioni domenicali che soltanto il calcio d’un tempo e i personaggi che vi ruotavano attorno sapevano suscitare, quando una radiolina frusciante “eccitava” molto più di dieci “dirette gol” simultanee a pagamento. Scusa Ameri, scusa Ciotti, ci mancate tanto.
Federico Boccadoro
La Piazza
Novembre 2007