mercoledì 28 novembre 2007

Spigoli, sbagli e radioline



Il pallone è rotondo, ci è stato insegnato fin da bambini; ultimamente sembra che sia sempre più spigoloso. In realtà non è solo il calcio ad aver cambiato forma: sono certe persone che dimostrano di essere diventate spigolose. E di sbagliare. Se poi ci si mettono altre persone che sbagliano nel commentare gli sbagli di altri, scortando altri ancora a sbagliare, il circolo vizioso si chiude e non se ne viene più a capo.
Troppo spesso i media puntano i riflettori su fatti di bullismo, di violenze e di criminalità, trasformando i protagonisti illegittimi di ferocie e devastazioni in stars hollywoodiane. In tutto ciò “eupalla”, come il maestro Gianni Brera definì il calcio, non c’entra ma ne paga le conseguenze. La tragica morte di Gabriele Sandri, il deejay romano tifoso della Lazio, in viaggio per assistere alla trasferta della sua squadra, oltre a lasciare sgomenti e addolorati, aumenta il senso di rimpianto per quelle irripetibili emozioni domenicali che soltanto il calcio d’un tempo e i personaggi che vi ruotavano attorno sapevano suscitare, quando una radiolina frusciante “eccitava” molto più di dieci “dirette gol” simultanee a pagamento. Scusa Ameri, scusa Ciotti, ci mancate tanto.


Federico Boccadoro
La Piazza
Novembre 2007

martedì 27 novembre 2007

Cara, vecchia Garbaland

“Per la mano augusta di S.M. il Re Vittorio Emanuele II l’Ente autonomo per lo sviluppo marittimo e industriale e l’Istituto delle case popolari di Roma con la collaborazione delle cooperative di lavoro ad offrire quieta e sana stanza agli artefici del rinascimento economico della capitale. Questo aprico quartiere fondano oggi”.



Con questa frase, riportata sull’epigrafe murata dell’edificio di piazza Benedetto Brin, veniva posta nel febbraio 1920 la prima pietra per la costruzione del primo rione “operaio” di Roma. Ottantasette anni di storia, Garbatella rappresenta senz’altro uno dei luoghi più significativi della città, dov’è possibile riconoscere ancora un’autentica tradizione popolare e tracce di eventi testimonianze legate alla seconda guerra mondiale, ai terribili anni del fascismo, alla Resistenza. Un patrimonio di democrazia che appartiene a un quartiere che storicamente ha vissuto queste realtà fin dalla sua origine.
Se i cortili, veri e propri punti di ritrovo eletti dagli abitanti, rappresentano uno degli elementi peculiari e più caratteristici del quartiere, le piazze della “città giardino” sono le aree nelle quali la dimensione metropolitana viene meno e le palazzine basse che le circondano, denominate lotti, appaiono come villaggi a misura d’uomo.
Una Roma diversa, dove il tempo sembra essersi fermato, che si piace così e che non vuole cambiare mai.

Federico Boccadoro
La Piazza
Novembre 2007

lunedì 26 novembre 2007

Nelle campagne dell'Accattone



Quattro giorni, tra incontri, film, spettacoli teatrali, mostre fotografiche alla biblioteca del Trullo in via Monte delle Capre e al teatro Arvalia in via Quirino Majorana, per ricordare Pier Paolo Pasolini a trentadue anni dalla sua scomparsa.

Questa l’iniziativa del Municipio Roma XV con il sostegno dell’assessore alla Cultura del Comune di Roma Silvio Di Francia, organizzata dal 22 al 25 novembre scorsi con l’intento di rafforzare un’identità culturale del quartiere, ieri periferia anonima e oggi centro aggregativo di etnie e culture diverse. Al Trullo Pasolini ambientò uno dei suoi film più celebri, “Uccellacci e Uccellini”, girato nelle campagne che circondano ancora il quartiere. è proprio in quelle campagne, sulla collina che da Montecucco arriva fino alla torre Righetti, si è svolta una passeggiata organizzata dall’associazione “Insieme per il Trullo” nel corso della serie di eventi culturali intitolata “Storie di vita”.
Al grande artista è stato inoltre dedicata una tavola rotonda intitolata “Pasolini e la periferia”, una mostra fotografica e una serie di proiezioni di alcuni celebri film tra i quali “Il Vangelo secondo Matteo” e “Mamma Roma”.
Due gli spettacoli teatrali in memoria del regista: una performance di Sarina Aletta sulla vita e l’anima del poeta, memoria dei testi poetici e testimonianze inedite di personaggi legati alla sua vita; “P.ianoforte P.er Pasolini”, andato in scena al teatro Arvalia, a cura di Gianluca Bottoni con Alessia Olivetti e brani accompagnati dalla musica al pianoforte di Francesco Paniccia.
Nel corso delle quattro giornate di eventi è stato lanciato anche un concorso letterario sul tema delle multietnicità che troverà il suo epilogo nel mese di novembre del prossimo anno.

Federico Boccadoro
La Piazza
Novembre 2007