lunedì 24 settembre 2007

“Il raddoppio del ponte sarà presto una realtà”

Intervista al presidente del XV Municipio Gianni Paris che illustra ai cittadini le importanti priorità dei prossimi mesi. Tra queste, un’opera fondamentale per via Portuense



Un autunno pieno di novità per il Quindicesimo. Ad illustrare quelle ritenute più considerevoli ed imminenti è il presidente del Municipio XV Gianni Paris, che spazia apertamente tra i temi più caldi del momento, anticipando ai cittadini i prossimi impegni previsti dal suo programma.


VIABILITA'
“La novità più rilevante riguarda senz’altro l’allargamento a due carreggiate del ponte di via Portuense all’altezza dell’ex drugstore. Nelle scorse settimane è uscito l’atteso bando delle ferrovie dello Stato che permetterà presto l’inizio dei lavori di basilare importanza per la via Portuense. Il raddoppio del ponticello consentirà contemporaneamente di eliminare il problema traffico in una zona del nostro territorio molto frequentata e allo stesso tempo di creare nuovi percorsi per i mezzi pubblici, collegando direttamente la Portuense con la zona Marconi - Ostiense. Un’altra opera d’estrema importanza e attualmente in fase di elaborazione è la realizzazione di una rotonda su via della Muratella che consentirà al traffico di quella zona di non congestionare il centro di Ponte Galeria”.

SCUOLA
“Prosegue senza soste e con risultati inequivocabili il nostro impegno verso l’azzeramento delle liste d’attesa per i bambini degli asili nido. Dopo le recenti inaugurazioni nel corso della scorsa primavera di due nuove ed efficienti strutture a Casetta Mattei e alla Magliana, stiamo per tagliare il nastro di altri due nuovi centri per bambini da zero a tre anni: il primo a Corviale, il secondo presso la Fiera di Roma a Ponte Galeria, che accoglieranno in totale altri centoventi elementi. Inoltre, durante i recenti mesi estivi, sono stati realizzati numerosi interventi di manutenzione e messa a norma di diverse strutture, che pertanto vanno ad arricchire la qualità dell’offerta per le famiglie dei nostri quartieri”.

AMBIENTE E TERRITORIO
“Il progetto intitolato ‘Dona un albero al pianeta, piantalo nel tuo Municipio’ ha terminato la sua prima fase con la piantumazione di quindicimila alberi in alcune zone strategiche del nostro municipio. Ora intendiamo passare alla fase successiva, cioè quella di coinvolgere la popolazione all’acquisto degli alberi già sistemati, aderendo così, nel nostro piccolo, alle volontà dell’Onu sull’ambiente”.

CULTURA
“Dopo un’estate che ci ha visti protagonisti attraverso molteplici iniziative culturali, tra le quali vorrei rimarcare il grande successo di pubblico della sesta edizione del Premio Fabrizio De André, la stagione degli appuntamenti in piazza è proseguita anche per tutto il mese di settembre con una serie di serate cinematografiche in alcune zone dei nostri quartieri. Questa, inoltre, sarà la prima vera stagione di programmazione del Teatro Arvalia, inaugurato alla fine dello scorso anno in via Quirino Majorana, che vedrà in palisesto un cartellone di tutto rispetto”:

SPORT E TEMPO LIBERO
“Molta attenzione anche per quanto riguarda le attività sportive del territorio: dopo la grande inaugurazione del campo di rugby a Corviale e l’attuale ristrutturazione del campo di calcio del Trullo, organizzeremo altre iniziative sportive sul territorio e seguiremo con trepidazione la seconda stagione consecutiva del San Raffaele Basket in serie A, vero e proprio fiore all’occhiello per il nostro municipio”.

Federico Boccadoro
"La Piazza"
settembre 2007

domenica 23 settembre 2007

Portuense, quando il sangue si fa amaro

“Il deficit sanitario? Vogliono risanarlo a spese di noi cittadini”.
Laboratori convenzionati in fermento: “Se non si troverà presto un punto d’accordo saremo costretti a tagli dolorosissimi”





Il piano di rientro del deficit nel comparto sanitario lasciato in eredità dal passato e approvato nei mesi scorsi dalla Regione Lazio sta provocando evidenti ripercussioni anche nei poli sanitari del Quindicesimo. Il quadro che si manifesta nei centri assistenziali è quanto mai preoccupante: gli ambulatori delle Asl e quelli ospedalieri gremiti quotidianamente di pazienti che si sottopongono a visite e analisi (con il serio rischio che il piano di riduzione delle liste di attesa resti, al momento, un’aspirata utopia) e laboratori di analisi convenzionati desolatamente deserti, costretti in un’apnea finanziaria che sta provocando ricadute negative sull’occupazione degli stessi medici e impiegati.
“Il deficit sanitario? Vogliono risanarlo a spese di noi cittadini – dichiara Mario Bernacci, in coda dalle prime ore dell’alba presso il San Camillo per effettuare un semplice prelievo del sangue –. Questa situazione è diventata insostenibile: come possono persone allettate o molto anziane, donne con gravidanze a rischio raggiungere le strutture pubbliche, spesso molto distanti dalle zone in cui vivono?”.
Mentre nelle Asl e negli ospedali della zona è caos, nei laboratori convenzionati è calma piatta, forse persino eccessiva.
“Stiamo lavorando da diversi mesi in condizioni di assoluta incertezza e precarietà – mette in guardia il dottor Aldo Anastasi, titolare di due moderni ed efficienti laboratori di analisi cliniche al Portuense e a Monteverde –. Da oltre trent’anni, dal 1975 per la precisione, i nostri centri rappresentano un punto di riferimento per gran parte della popolazione residente nei nostri quartieri. Da sempre garantiamo ai nostri pazienti puntualità, impegno e funzionalità, grazie agli investimenti compiuti nel tempo che ci hanno permesso di lavorare ottenendo risultati al limite della precisione. Purtroppo, la situazione che si è andata a verificare negli ultimi mesi, sta compromettendo seriamente tutto questo, tanto che se non si troverà un punto d’accordo con le istituzioni, saremo costretti a una riduzione dei costi che, inevitabilmente, andranno ad incidere sulle prestazioni e sugli stessi addetti ai lavori, con tagli che diventerebbero dolorosi ma necessari”.
Sulla stessa lunghezza d’onda è l’opinione del dottor Antonio Mastrostefano: “Le limitazioni imposte dalle disposizioni diffuse dal piano di rientro del deficit sanitario della Regione Lazio implicano disagi forse non adeguatamente considerati dal legislatore: molti pazienti hanno ad esempio molte difficoltà a raggiungere le strutture pubbliche, la cui diffusione sul territorio appare tutt’altro che capillare. Le istituzioni competenti indicano come struttura dedicata il Cad (Centro assistenza domiciliare), omettendo però di avvertire che, per le difficoltà di attivazione dovute a carenza di personale, non è sempre disponibile tempestivamente. I pazienti hanno ancora le idee confuse e chiedono le motivazioni di questa situazione, il perché i mass media non hanno dato risalto al problema, quando e se tornerà tutto ‘come era prima’. Molti si sentono addirittura privati della libertà di scegliere la struttura più idonea alla cura della propria salute, soprattutto quando tale scelta era già maturata sulla base della fiducia acquisita a seguito di anni di frequentazione di un centro medico”.

Federico Boccadoro
"La Piazza"
settembre 2007

Il peso della cultura


Un tempo studiare era un’opportunità riservata solo a pochi; successivamente i termini si erano adeguati e la scuola era diventata dapprima un diritto, poi anche un obbligo per tutti e, laddove una famiglia non fosse stata nelle condizioni economiche di offrire una corretta istruzione ai propri figli, intervenivano le istituzioni con i buoni a sostegno della spesa per il corredo scolastico. Da qualche anno a questa parte, al primo suono della campanella, è pronta puntualmente a partire la crociata contro i costi in ascesa dei libri di testo. Poche settimane fa, le associazioni dei consumatori hanno persino scomodato l’Antitrust che ha chiesto alla Guardia di Finanza di verificare l’andamento dei prezzi negli istituti delle otto principali città italiane. Secondo le stime, quest’anno le famiglie si sono trovate a spendere in libri scolastici intorno a 320 euro per figlio, il 5% in più rispetto al 2006. Nello stesso periodo ha suscitato interesse anche il dato teso a sottolineare che la spesa media settimanale delle famiglie italiane per riviste d’intrattenimento, gossip e cronaca rosa è di 6 euro. A pensarci bene, moltiplicando tale cifra per cinquantadue settimane, si raggiungerebbero esattamente quei 320 euro necessari all’acquisto di tutti i libri di scuola per un anno.
A pensarci altrettanto bene, la differenzia sostanziale tra un libro di letteratura e una rivista che tratta le vicende salottiere di vips più o meno famosi non può limitarsi soltanto a una questione di peso.

Federico Boccadoro
"La Piazza"
settembre 2007

mercoledì 19 settembre 2007

Infrazione, che passione!



C’è chi passa col rosso, chi effettua sorpassi da brivido, chi mette in atto svolte e cambi di corsia improbabili e chi, perfino, se ne infischia degli attraversamenti pedonali e lambisce gli sventurati passanti, arrivando a sfiorare (e talune volte provocando) un’irrimediabile disgrazia. La situazione riguardo le infrazioni stradali dei romani continua ad essere scoraggiante: in un recente comunicato dell’Asaps, l’associazione amici della Polizia stradale, il quadro viene addirittura definito “allarmante”. Da gennaio ad aprile dell’anno in corso, rispetto a quanto avvenuto nello stesso periodo del 2006, si è registrato un preoccupante aumento delle infrazioni stradali accertate da parte di automobilisti, motociclisti e scooteristi. Sono proprio i conducenti delle due ruote ad aver causato un’impennata delle infrazioni stradali (1.407 quest’anno, contro le 1.114 del 2006).
Oltre alle inosservanze della segnaletica orizzontale e verticale, sono state molteplici le violazioni dei centauri capitolini per guida senza casco o per mancata esibizione di documenti validi; per quanto riguarda gli automobilisti, invece, solo nei primi quattro mesi del 2007, sono state ben 15.891 le infrazioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza. Insomma, nonostante le reiterate campagne dei media sulla sicurezza stradale in città, siamo ancora ben lontani dal poter affermare che sulle strade di Roma si possa circolare in tutta tranquillità.

Federico Boccadoro
"La Piazza"
settembre 2007

martedì 18 settembre 2007

Cartellone ricco, ma è allarme decoro


Presentata la stagione 2007-2008 del Teatro India


La stagione dell’India ha aperto ufficialmente i battenti il 3 ottobre con la prima nazionale, “L’innesto” di Luigi Pirandello per la regia di Monica Conti. Una stagione, quella che si appresta a vivere il teatro di Lungotevere dei Papareschi, ricca di appuntamenti, grazie alla programmazione di tre produzioni interne: “Qui comincia la sventura del signor Bonaventura”, spettacolo sulle strisce di Sergio Tofano diretto da Marco Baliani (dall’8 al 19 novembre), “Ritter Dene Voss”, regia di Piero Maccarinelli (dal 6 novembre al 2 dicembre), “E la notte canta”, regia di Valerio Binasco (dal 13 maggio all’8 giugno del 2008).
a tenere banco è tuttavia un allarme lanciato nelle scorse settimane da Piergiorgio Benvenuti, capogruppo di An alla Provincia di Roma e responsabile del dipartimento Sicurezza di An per il Lazio, che in una nota evidenzia problemi di decoro a seguito dell’insediamenteo abusivo di centinaia di extracomunitari accanto all’ingresso secondario del teatro, abitualmente utilizzato come accesso per i diversamente abili e gli attori. Nella nota Benvenuti sottolinea come “sono state già numerose le segnalazioni inoltrate alle istituzioni dai cittadini del quartiere, ma ancora nessun provvedimento sia stato posto in essere per garantire la sicurezza dello spazio culturale, degli operatori, degli utenti e dei cittadini del quartiere Marconi, che lamentano negli ultimi tempi un incremento di reati come furti di auto, nei negozi e nelle abitazioni”. “A tal riguardo – prosegue Benvenuti – stiamo raccogliendo le firme di protesta fra i cittadini che presenteremo a breve al sindaco Veltroni ed al prefetto di Roma”.

Federico Boccadoro
"La Piazza"
settembre 2007

sabato 15 settembre 2007

Ottant'anni di magica Roma

L'esposizione all'ex Mattatoio di Testaccio




Ottant’anni di storia giallorossa raccontati attraverso una galleria di maglie, cimeli, foto e giornali d’epoca.
Un percorso lungo otto decenni, che ripercorre le tappe dei successi e dei trionfi, ma anche dei momenti più bui della società. Un’iniziativa senza precedenti quella organizzata dall’unione dei tifosi romanisti, in collaborazione con Regione, Provincia e Comune, presso l’ex Mattatoio di Testaccio: un appuntamento gratuito che ha avvicinato migliaia di tifosi e appassionati giallorossi durante i diciotto giorni di esposizione.
La mostra, composta da venti stand e una vetrina centrale, nella quale sono state messe in bella vista circa 300 maglie originali vestite dai grandi campioni che hanno fatto la storia della Roma, ha ripercorso idealmente tutta la storia della società, nata nel 1927 dalla fusione di Almas, Alba e Fortitudo, con oltre tremila fotografie e cimeli di ogni genere: dagli album delle figurine e gli almanacchi, ai quotidiani di epoche lontane, ai biglietti delle partite storiche.
Tutto parte da quella squadra nata alla fine deggli anni venti, a cavallo delle due guerre mondiali: la Roma di Ferraris IV, il primo capitano, di Corbyons e di Fasanelli. In mezzo una storia “magica” come l’aggettivo che da tanto tempo identifica la squadra giallorossa, fatta di trofei e ricordi di una città assai diversa da quella attuale. Il percorso della mostra non poteva che chiudersi con il passato più recente, la presenza degli ultimi due trofei vinti: la coppa Italia conquistata la scorsa stagione e la supercoppa italiana “strappata” all’Inter poche settimane fa.

Federico Boccadoro
"La Piazza"
settembre 2007