mercoledì 20 febbraio 2008

Alberi antinquinamento, 13mila passi verso Kyoto


12.922 gli arbusti “donati” dai residenti e piantati sul territorio dal Municipio XV


L’obiettivo del Municipio Roma XV, che nel 2007 ha aderito all’appello delle Nazione Unite (che si prefiggeva di piantare entro l’anno un miliardo di alberi in tutto il pianeta per contrastare l’inquinamento), era di raggiungere quota diecimila alberi in varie zone del proprio territorio. A conti fatti, le piante realmente interrate nell’anno solare preso in considerazione sono state 12.922, il 30% in più del preventivato. La campagna ambientalista intitolata “Dona un albero al pianeta, piantalo nel tuo Municipio” si è rivelata dunque un successo per il territorio di Arvalia Portuense. L’invito a donare un albero ha avuto un grande seguito e ha coinvolto non solo i cittadini, ma anche scuole, associazioni e commercianti, che hanno scelto di donare un albero in occasioni di feste, compleanni o eventi particolari. A tutti coloro che hanno partecipato alla campagna è stato consegnato un attestato della donazione effettuata, in cui è riportato il luogo in cui si trova l’albero, unitamente alla “carta d’identità” con le caratteristiche della pianta. Non solo: i donatori hanno potuto anche abbinare un nome all’arbusto dedicandolo ad una persona cara. L’alto numero di adesioni ha permesso il superamento di un obiettivo estremamente importante. A ciò si aggiungerà la piantumazione di altri alberi e piante che il Municipio ha programmato in primavera lungo strade, piazze e all’interno di parchi e scuole.



Federico Boccadoro
La Piazza
Febbraio 2008

martedì 19 febbraio 2008

Il comitato alle Istituzioni: "Non ci abbandonate"



Gli inquilini di viale dei Colli Portuensi 187, a rischio sfratto, chiedono interventi urgenti


Continua l’angoscia per i trentacinque nuclei familiari residenti in viale dei Colli Portuensi 187, da oltre un anno a rischio sfratto, da quando il Fondo Pensioni della Cassa di Risparmio di Trieste, ente proprietario degli stabili, è stato assorbito da Unicredit e il consiglio di amministrazione ha deciso di “fare cassa” mettendo in vendita la proprietà immobiliare a prezzi di mercato, decisamente inaccessibili per alcune famiglie che risiedono negli appartamenti da diversi decenni e senza aprire le trattative con gli inquilini.
L’ultima tappa in ordine di tempo di questa piccola grande storia di emergenza abitativa risale al 18 febbraio scorso, quando nella sala consiliare del Municipio Roma XVI avrebbe dovuto aver luogo un tavolo di confronto (e di trattativa) fra il comitato degli inquilini, il sindacato che li sostiene, le Istituzioni locali (il Municipio XVI, il Comune di Roma e la Regione Lazio) con i rappresentanti dell’Unicredit. Il forfait di questi ultimi ha avuto l’effetto di accrescere la tensione già evidente fra gli inquilini presenti, i quali hanno chiesto a gran voce di non essere abbandonati dalle istituzioni politiche in un momento delicato e impegnativo come quello della campagna elettorale. “E' fondamentale – hanno detto i portavoce del comitato – chiedere alla politica di aiutarci, per impedire che le nostre case siano vendute ad altri e che le fasce deboli siano drammaticamente abbandonate a loro stesse”.



Federico Boccadoro
La Piazza
Febbraio 2008