mercoledì 29 agosto 2007

Vigna Jacobini: via alla riqualificazione

I lavori sono iniziati dopo che il Comune ha ottenuto l’autorizzazione dai familiari delle vittime, proprietari del terreno. Nell’area è prevista la realizzazione di un parco “della memoria”




Dopo quasi nove anni di attesa, finalmente qualcosa si è mosso. Il consiglio provinciale di Roma ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per la realizzazione di un’area dedicata ai bambini nella via del Portuense nella quale il 16 dicembre 1998 il crollo del palazzo al numero civico 65 causò la morte di 27 persone.
Vi nascerà in futuro un parco giochi che, oltre a riqualificare un’area da troppo tempo abbandonata a sé stessa, avrà un forte significato mnemonico per ricordare il tragico evento di quella sciagurata notte di fine autunno e le persone che persero la vita tra le macerie del palazzo.
Al percorso di riqualificazione di via di Vigna Jacobini parteciperà anche il Municipio Roma XV: proprio dalla massima carica istituzionale del Municipio, il presidente Gianni Paris, è giunta una dichiarazione carica di soddisfazione per l’approvazione dei lavori: “Si ridà vita a un luogo dove è avvenuta la tragedia che tutti tristemente ricordiamo. Inizia così un processo di recupero che prevederà per quest’area una sistemazione a verde pubblico. è inoltre intenzione del Municipio dedicare il futuro parco che qui sorgerà alle ventisette vittime che persero la vita schiacciate dal crollo di quella notte”.
L’inizio del piano di recupero dell’area, dopo anni di amarezze e ritardi giudiziari, ha suscitato la soddisfazione anche del comitato delle vittime del Portuense che per voce del presidente Roberto Anconetani ha dichiarato: “Finalmente, dopo otto anni e mezzo dalla tragedia, il terreno dove sorgeva la palazzina è stato dissequestrato. Tanto ci è voluto al sistema giudiziario per decidere che ormai tutti gli elementi di prova che potevano essere raccolti erano esauriti. Purtroppo, a questa decisione si è arrivati senza che le responsabilità venissero definite e perseguite, anche perché nel frattempo è intervenuta la prescrizione. Almeno, dopo che il vincolo del sequestro è stato rimosso, è stato possibile mettere fine allo squallore e al degrado che regnavano a via di Vigna Jacobini; abbiamo chiesto l’intervento del Comune di Roma e fornito le autorizzazioni necessarie per accedere al terreno e iniziare l’opera di risanamento. L’amministrazione ha provveduto con velocità ed efficienza a far rimuovere la vegetazione selvaggia, i rifiuti e le macchine da stampa che ancora occupavano il terreno, ed a realizzare una nuova recinzione per rendere sicura l’area. In futuro, il terreno dovrebbe ospitare un progetto pubblico, un luogo della memoria: una scuola, o un parco dedicato ai bambini, come discusso dai consigli della Provincia e del XV Municipio. Questo si renderà possibile dopo la realizzazione dell’accordo che stiamo discutendo con il Comune di Roma per un’operazione di compensazione edilizia, che darà alle nostre famiglie la possibilità di acquisizione delle case comunali già assegnate e di nuove abitazioni in via delle Vigne; a settembre contiamo di superare le ultime questioni ancora aperte e definire la soluzione che dovrà essere confermata da tutti gli aventi diritto”.


Federico Boccadoro
"La Piazza"
agosto 2007